ODISSEA 2

la giornata di ieri è stata la più difficile,lunga e pesante di tutto
il viaggio.

Da quando siamo arrivati qui abbiamo subito capito che le lungaggini
burocratiche sarebbero state difficili ,ma non immaginavamo quanto,
il giorno dell'arrivo quelli dell'iran air ci dicono di tornare il
giorno dopo e ci può anche stare.
Noi comunqure dopo esserci ripresi un attimo dallo shock del caldo,
siamo andati il pomeriggio stesso alla sezione cargo. Li una banda di
loschi figuri ci ha "intercettato" e dicendo che ci avrebbero
"aiutati" con le pratiche doganali, ma quando abbiamo fatto vedere i
carnets la cosa si è complicata e abbiamo rimandato tutto al giorno
dopo. Andiamo a Karachi e troviamo un albergo allucinante, qui o
spendi pochissimo ( tipo 7 euro in due) ma non hai aria condizionata e
l'albergo è postatomico, o spendi molti soldi, come in Europa, la via
di mezzo non esiste. Va bene ci diciamo che per una notte può andare,
poi la mattina successiva cambiamo albergo e ne prendiamo uno bello
con il parcheggio, il piano è andare all'aeroporto, prendere le moto e
tornare in hotel, rifare i bagagli con calma e la mattina dopo
ripartire.
il giorno seguente le cose si mettono male... ci fanno attendere ore e
sopratutto non ci dicono mai perchè e quanto tempo ci vorrà.
nel tardo pomeriggio incontriamo un funzionario di grado superiore,
scoprendo che non sanno come gestire i carnets, per fortuna proprio
in quel momento arriva un altro funzionario che intuisce qualcosa, va
a prendere un librone con tutte le regole della dogana pakistana ( in
inglese per fortuna) e insieme troviamo la soluzione... per niente
bella: dobbiamo andare la mattina successiva in un altro ufficio, la
custom house a 30 km distanza per far timbrare i carnets.. un altro
giorno perso.

la giornata piu difficile,lunga e pesante di tutto il viaggio comincia
bene alla custom house, dove il mitico mister Zubair ci accoglie al
terzo piano di un edificio a torre in cui è andata via la corrente,
gli ascensori sono bloccati e il caldo torrido ci prosciuga.
Lui è simpaticissimo e soprattutto è l'uomo giusto!!
Ha i timbri per i nostri carnet e un mega registro in cui segna tutti
i nostri documenti e che fotografiamo (sembrano porprio quei libri
delle fiabe più grandi dei personaggi che li gestiscono!!).
Mentre attendiamo le nostre due orette che comunque ci vogliono, ci
intrattiene facendoci assaggiare un tabacco speziato rinfrescante da
tenere in bocca,apriamo la cartina e ci mostra il percorso più bello
ma soprattutto più sicuro per raggiungere Multan e ci fa vedere
l'enorme porto della città dalla finestra del suo ufficio.
Poi finite le formalità ci fa accompagnare da un uomo del suo ufficio
con tutte le pratiche in modo che noi non si debba tornare più lì.

Giunti alla dogana aeroportuale ci sembra sia fatta! Tutti i documenti
sono nelle nostre mani. Convinti che ci diano le moto cominciano
invece le delusioni.
Continuano a rimbalzarci da un ufficio all'altro finchè non ci
fermiamo perchè è venerdì pomeriggio e l'uomo dell'ispezione sta
pregando.
Attendiamo parecchio prima di riprendere l'iter che sembra infinito.
Ogni piccolo granello inceppa la macchina e noi siamo stanchi e non
capiamo tutte queste difficoltà. Unica nota positiva è che anche nel
luogo dei soldatini di carta conosciamo un uomo saggio con cui è
piacevole parlare e che ci spiega finalmente il nonsenso di tutto
questo!
Lui è il signor LALA AYUB!
Poi invece finiamo nelle mani di uno che chiamiamo subito il
"cocainomane" per la velocità con cui parla e si muove senza guardare
in faccia niente e nessuno.
Lui invece sarà la nostra rovina. Perchè nel momento in cui pensiamo
ci diano le moto ci vuole far tornare alla custom house portuale!!
Non ci vediamo più dalla rabbia!
Ormai siamo decisi e non ce ne andremo senza le nostre moto!!
Chiamiamo la nostra ambasciata a Islamabad e loro ci passano il
console di Karachi che ci dice che il venerdì sera è troppo tardi per
fare qualcosa.
La prospettiva di stare ancora fermi senza moto (dopo una
settimana!!)ci fa impazzire e vogliamo assolutamente farla finita con
questa storia.
Il console ci manda una persona di fiduacia che ci aiuta molto a
seguire le procedure.
Sono le 18.30 quando questa persona arriva al magazzino dell'aeroporto
ma vi diciamo subito che le moto le ritireremo alle 22.30!!!
Ci diamo addirittura da fare per compilare i moduli e velocizzare le pratiche.
Ormai per noi la dogana non ha segreti e vorremmo quasi forzare per
prenderci le moto ma cerchiamo di mantenere la calma.
Prima di poter ritirare le moto abbiamo un'altra spiacevole sorpresa!!
Dobbiamo pagare il deposito! Loro ci hanno tenuto 3 giorni a
girovagare come matti e vogliono pure che gli paghiamo il deposito e a
caro prezzo. Infatti non paghiamo il prezzo del peso reale delle casse
ma anche qui come in iran quello ideale del volume!Inoltre hanno messo
le casse tra il materiale pericoloso e la cifra si gonfia ulteriormente!
Siamo delle belve, ma il peggio deve ancora venire.
Quando finalmente ci danno le moto chiediamo di potere lavorare nel
magazzino e mr.Lala acconsente.

ok ci diciamo, sotto al lavoro: nel capannone ci sono non meno di 50
gradi, dopo due
minuti siamo completamente lavati di sudore, gli atrezzi scivolano
dalle mani e il sudore entra negli occhi, ma con fatica e pazienza
andiamo avanti. La moto blu è quasi finita la rossa e ancora
tutta da fare quando arriva il funzionario di turno che ci sbatte
letteralmente in
strada, secondo lui non possiamo stare assolutamente li, ormai sonoi
andati tutti via, il
tipo dell'ambasciata è stato invitato dal console a vedere la partita
dell'italia, tutti
i funzionari che abbiamo conosciuto sono andati a casa.....

Ci troviamo per la seconda volta a lavorare per strada ma questa volta
è mezzanotte e siamo a Karachi!
La città è piena zeppa di militari e gli hotel come protocollo pagano
delle guardie armate! Non è un clima che ti rassicura.
Siamo avvolti da un nugolo di persone che per la verità sono
lavoratori del magazzino ma la tensione noi la sentiamo.
alla fire alla una di notte le moto sono pronte, riempiamo i serbatoi
con le bottiglie di benzina che avevamo preparato, accendiamo e.....
la moto blu NON PARTE, NON PARTE!!!!

le proviamo tutte NON PARTE!! smontiamo rimontiamo ma niente NON PARTE.

siamo stanchi,disidratati e incazzati neri!
Uno dei lavoratori ci chiede cosa pensiamo di fare. Noi siamo disperati.
Lui si propone di spingere la mia moto con la sua vespa!
Non ci sembra vero, in hotel abbiamo un parcheggio sicuro e riuscire a
mettere in salvo la moto ci permetterebbe di lavorarci l'indomani con
calma.
Unica cosa che lui chiede è che sia Diego a guidare la mia moto perchè
pesa di meno (fat man!!)
Così con una piccola spinta vedo il tipo che con il suo piede spinge
la moto in tutta tranquillità!
Arriviamo ad un distributore dove io faccio il pieno alla moto di
diego e pago la benzina della vespa del nostro salvatore.

Alberto:
Al primo semaforo scendo per spingere e facilitare l'operazione ma
quando torno sulla moto scatta subito il rosso e perdo i due.
Qui la faccenda si complica perchè il semaforo rosso dura parecchio,
la moto di diego non ha la luce anabbagliante (si dev'essere bruciata
la lampadina nel viaggio in aereo) e la guida è all'inglese (a
sinistra).
Finalmente il verde, passo il semaforo e dopo un pò vedo il tipo sulla
vespa che spinge diego su ponte e li seguo.
Dopo poco finiamo in una via buia in una direzione che non mi sembra
quella giusta. Accendo l'abbagliante...altra sorpresa!! Non sono loro.
La vespa è un'altra vespa che spinge un motorino senza la luce dietro
ma che non è la mia moto!!
Qui l'ho combinata!
Cerco di districarmi tra queste strade buie e completamente sconosciute.
Cerco di riprendere la grossa via che porta all'aeroporto ma la mia
strada va in un'altra direzione. Poi giungo in una piazza dove c'è un
ristorantino e quindi un militare. Gli chiedo indicazioni per l'hotel.
Lui parla solo urdu e con il solito linguaggio dei gesti capisco
qual'è la direzione.
Mi sembra che abbia parlato di un ponte.
Attraverso un passaggio a livello e mi accorgo di tenere la destra
anzichè la sinistra (per fortuna prima dell'arrivo dell'autobus!).
Poi la strada prosegue in una strada stretta e buia dove sul
marciapiede stanno dormendo una decina di persone.
Sono quasi tentato di tornare indietro ma poi......eccolo il ponte!!!
Faccio il ponte e mi ritrovo nei pressi dell'albergo. Riconosco la via
e i cartelloni pubblicitari di cui le multinazionali amano disseminare
la città!
Arrivato in hotel chiedo di fare una telefonata.
In modo quasi telepatico proprio in quel momento arriva una
chiamata...è Diego!
La sua preoccupazione mista alla rabbia è molto simile a quella di un
genitore ma questa situazione incredibile è davvero inspiegabile!!
Ci ritroveremo più tardi in hotel!

Diego:
ok sono le tre di notte a karachi, qui guidano all'inglese come a
cipro, dobbiamo fare 25
km in mezzo ad un traffico paura ( non si fermano mai) ma dopo i primi
km sembra quasi
divertente!!! anzi è una figata!! il vespista spinge alla grande sui
bauli e si va via fino a 50 km/h!!! a un certo punto dopo un incrocio
il vespista mi suona , mi giro e mi fà capire che alberto non si vede
più!! o cazzo no!!

ci fermiamo e il vespista torna indietro a controllare (in
contromano!!) rimango li e
aspetto, mi dico tutto ok sono con una moto in avaria al lato di una
strada a scorrimento
veloce a Karachi alle tre e mezza di notte che cosa potra mai
succedere??.. succede che
alberto non si trova!!!! puttana eva!!

ok la nostra regola in casi come questi è molto semplice: si torna
all'ultimo punto in
cui ci si è visti di sicuro, vale a dire l'ultimo incrocio.
Giro la moto e A PIEDI IN CONTROMANO la spingo fino all'incrocio, (
per gli standard di qui niente da eccepire) intanto il vespista
perlustra la zona e prova i bivi.
Arrivo all'incrocio e Alberto non c'è, mi dico aspetta e calma ma
intanto lo maledico.. una cosa doveva fare, starci dietro.., e se è
andato contromano??? e se si è perso???

Mi si avvicina un ragazzo e chiede cosa succede, cerco di spiegargli e
mi dice chiamalo
al cell, certo gli dico se non lo avesse perso a teheran!!!!

dopo un quarto d'ora torna il vespista senza notizie. cosa fare??
provo a chiamare
l'hotel e .... mi dicono che è arrivato proprio in quel momento !!!

come l'ho insultato!!! i pakistani non ci potevano credere!!!

abbiamo proseguito fino all'albergo e ci siamo reincontrati!!! che
gioia vederlo sano e salvo!!!

Dopo una bella dormita rimane il rammarico di non poter partire e di
dover lavorare sulla moto blu.
Cosa che facciamo quanto prima e dopo tre ore la bimba riprende a
cantare!!!!!!!!!!!E' un problema elettrico e Diego ha scaricato da
internet il manuale e ha seguito passo passo tutto il circuito fino a
trovare il problema. Qui ringraziamo il personale dell'hotel che ci ha
forniti di un volmetro.
Adesso le cose cambiano
con la moto sotto le chiappe il mondo è diverso!
La gente è spinta dalla curiosità di sapere e non dalla diffidenza.
Anche i poliziotti ci fermano per sapere da dove arriviamo e uno
chiama suo fratello a roma per farci parlare con lui!
Siamo tornati agli antichi splendori!
Non abbiamo finito di sistemare le moto che arriva un operatore di
Channel 5 televisione locale, mandato dal nostro amico Shakill di
milano dell'associazione Pakitalia!
Tornano i sorrisi e la determinazione.
Fra poche ore saranno le 5.00 e noi partiremo alla volta di Multan più
carichi che mai!

alberto e diego

19 commenti:

Anonimo ha detto...

questa è l'avventura!!!!! la burocrazia... la difficoltà di comunicare... le strade sconosciute... e buie... carte e scartoffie... la moto che non parte...
superare avversità di tale entità dà la misura del vostro coraggio! del vostro valore!
siate certi che condividiamo secondo per secondo la vostra odissea!!! vi siamo vicini... ci consola la vostra forza e il buon fine dei vostri "sforzi"
nel frattempo distendiamo l'anima con la visione delle meravigliose immagini ricevute.... in attesa
delle prossime

ante

Anonimo ha detto...

sono caotica come la vostra giornata... lei mi ha reso caotica!
con tutta la suspence di un autentico giallo.
Per fortuna ora le natiche sono al posto giusto e la manopola dell'acceleratore fischia.
Adesso la strada è un nastro che corre e noi siamo lì a mangiare polvere.
Ora c'è tutto il Pakistan... buon viaggio.
Vi bacio dappertutto Thea

Anonimo ha detto...

Corraggio ragazzi siete usciti sani
e salvi da questa pazzesca e quasi irreale situazione. Come avete fatto a non rompervi del tutto, intendo i nervi!Ritorneranno rose e fiori!Facciamo del gran'tiffo per voi e vi seguiamo passo passo!

H e Sa

Anonimo ha detto...

Carissimi. Dovete tener duro perchè la maledizione del mondo (la burocrazia) può rivelarsi salutare in altre occasioni.
Sempre con voi
Davide

Anonimo ha detto...

Il più bel racconto scritto finora, almeno quanto a colpi di scena.
Finalmente un po' di vita vera, non quella sdolcinata , tutta rose e fiori e positività...
Come è bella la disavventura!!!!
Quando è passata naturalmente...
forse anche mentre si vive... è adrenalinica.
Comunque la disavventura si è avvicinata a voi quando voi vi siete avvicinati ai mezzi normali (aereo)fateci caso... e ora via col vento!
Alla prossima... avventura senza DIS... baci jose

mauro_zz ha detto...

ciao belli,
letta da qui con nescafe' e succo di arancia pare uno scherzo :-)
ma complimenti pwer esservi districati nel casino !!!!!!

keep on fighting !!

mauro

Anonimo ha detto...

Il vostro viaggio è troppo sublime,
toglie fiato e parole…
Lasciamo parlare i poeti:

“…Ma i veri viaggiatori partono per partire;
cuori leggeri, simili a palloni,
mai cercano di sfuggire al loro destino,
e, senza sapere perché, dicono sempre: andiamo!

Stupefacenti viaggiatori! Che magnifiche storie
Leggiamo nei vostri occhi profondi come i mari!
Mostrateci gli scrigni della vostra ricca memoria,
quei gioielli stupendi fatti di stelle e di spazi.

Desideriamo viaggiare senza nave né vela!
Fate, per distrarre la noia delle nostre prigioni,
sfilare sui nostri spiriti tesi come una tela,
in cornici d’orizzonti, le vostre visioni…

Dite, che avete visto?”
Ch. Baudelaire

Che eroi romantici postmoderni!

Francesca e Andrea

Anonimo ha detto...

APPELLO
come si fa a far avere ad Alberto un nuovo Cellulare? Chiediamo aiuto ai giovani esperti!
Non vorremmo che si ripetesse l'esperienza notturna di Karachi!

Grazie
Mamme Chiocce

mauro_zz ha detto...

@mamme chiocce:
una spedizione via corriere non dovrebbe avere costi proibitivi ed e' sufficiente che i due road warriors stiano fermi nello stesso posto per un paio di giorni .. dogana permettendo.

Ciao,
mauro

Anonimo ha detto...

SPETTACOLARE....adesso arriva anche il teatro dando voce ai due diversi punti di vista :-)))
Capisco che, vivendo quei momenti, non avrete pensato tanto alla "messa in scena" ;-))))
Ma siete ormai davvero diventati delle autentiche forze della natura come il vento, il deserto, il caldo, la pioggia, il freddo da cui siete stati e sarete ancora accompagnati.
Quanto superato rimanga sempre a ricordarvi nei futuri momenti di difficoltà che ce la farete sempre e comunque, nonostante tutto.
E la descrizione del misto di rabbia e preoccupazione "da genitore" di Diego é bellissima...sentiamo perfino come quest'esperienza unica stia "forgiando" il vostro mitico rapporto.
Sono con voi!

Sere

p.s. grazie anche per le foto di tutte le operazioni di imballaggio e rimontaggio...direi che danno a sufficienza l'idea del notevole sbattimento, ma anche dell'operazione incredibile che siete riusciti a portare a termine!

Anonimo ha detto...

ALBY,mandami le tue cordinate bancarie(via mail)così ti incicciamo il conto e il cellulare te lo puoi prendere tu, senza spedizioni...(o non puoi?)
baci lisa

Anonimo ha detto...

NOTIZIONA INTERGALATTICA:
finalmente mamma terry ha il computer e "novità spaziale" ha una mail:
thea@vixenfilm.com
WOW

Anonimo ha detto...

felice di sapervi a Multan con intervista alla tv nazionale, siete delle "stars". Tra breve l'ombra del monte Nanga Parmat risveglierà voi e le moto da tutta la calura del grande Sud, Chiudo gli occhi...vi vedo in alto, molto in alto! Il Punjab, terra dei 5 fiumi, vi ha molto colpito e disidratato. Il viaggio si alzerà in piedi, sulle vie dell'altezza le moto "arrancheranno" su una vera strada a pioli e sarà l'apoteosi.
baci

Anonimo ha detto...

Meravigliosi....
non posso esprimere quanto le nostre giornate siano arricchite dal vostro  entusiasmante viaggio...
è per tutti una grande gioia.
grazie

Anonimo ha detto...

vorremmo tutti...sapere chi è "ante", se possibile...

Anonimo ha detto...

Mamma terry, che gioia,hai la tua e mail benvenuta nel club dei tiffosi
dei ns. Motorunners.
Un altra mamma

Anonimo ha detto...

Evviva la forza di volontà, la cocciutaggine e la disperazione che vi ha fatto superare anche l’ostacolo peggiore “la burocrazia” BRAVI BRAVI. Ora dopo che avete consumato i due fegati siete uomini nuovi …. Ora tutto sarà bellissimo
camuffo

Anonimo ha detto...

alby:
puoi immaginarmi, qui, la sera, mentre tu godi delle meraviglie del mondo, Io, tua sorellina, inchiodata sulla sedia: a casa di terry............ad insegnarle come entrare su internet a consumoooooooooooo!!!!!
non puoi capire....adesso prova ad inviarti questo messaggio.

che meraviglia.....

Unknown ha detto...

ciao zapppppppp! ma come si smonta una moto blu? un bacione
minchia robbi, Micol, Cip, lale

p.s. ricordatevi la canotta della salute.