IL NANGA PARBAT DA ASTORE

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La montagna gigante-Proprio come hai scritto tu Alberto, gli Italiani amono il rischio, ma forse non era per questo che ieri un alpinista esperto della Val Gardena è finito male sul Nanga Parbat, gli altri due della spedizione si salveranno, si spera. Volevo solo ricordare il poveretto.
H

Anonimo ha detto...

nel tripudio per il continuo e costante successo dei nostri lupi
un pensiero............
questo nome che non conoscevo....
voi ne avete inviato l'immagine..... il nome......
montagna non nuda, ma ammantata dello splendore di gloria di chi sfida la natura nelle sue espressioni più proibitive, arrancando su vie impervie, inaccessibili e inviolate, per superare la frontiera dell'ignoto,
il confronto dell'uomo con il sogno, il desiderio di libertà oltre ogni limite, la voglia di superare se stessi, impegnando fisico e intelletto...........
un monumento sacrale per il coraggio, la sfida, la tenzone...
soffrire, sopportare le condizioni di vita estreme per illuminare il mondo.. l'universo|

solo un attimo di raccoglimento....

forza lupi| continuate a correre|

ante

Anonimo ha detto...

Grazie a voi il Nanga Parbat ha assunto per me una divinazione...e stavo proprio leggendo,ieri il racconto emozionante della sua Presa da parte di Hermann Buhl che il 3-7-1953, dopo 17 ore di immane salita in solitaria ne ha conquistato la vetta...quando la tv ha dato notizia della tragica scomparsa dello scalatore altoatesino C. UNTERKINCHEN,caduto in un crepaccio mentre si avventurava con due compagni di scalata verso la cima del NANGA PARBAT!!!
Non so dire la mia commozionee ANCHE meraviglia per l'incastro dei due EVENTI!
Possiamo ben capire la spinta a Salire con smisurata tenacia lESTREMO, la vita,la sfida,la fine. il Sogno.
Il dssiderio di certi UOMINI preparati, appassionati,puri che provano se stessi oltre ogni limite!
Non potrò piu' dimenticare questa montagna! Il suo faro, come dice Andrea,resta acceso, anche se la morte di un valoroso lo rabbuia.

ORA lUI RAGGIUNGE i prifili degli SPIRITI LIBERI che hai intuito nel granito, grande Alberto. Il tuo pathos ne ingrandisce la memoria.
thea